29/03/17

Notebook personalizzabili. . . .per colpa di una distrazione

Buonciao a tutti! Settimana scorsa avevo fatto un ordine di 50 notebook.
Mi ero occupata della grafica della copertina, del retro, delle pagine interne....insomma, ci avevo messo anima e corpo...ma poi i quaderni sono arrivati tutti sbagliati.
Errore poi rimediato ma, che farsene di 50 notebook dalle pagine bianche e le copertine anonime? Be' ho pensato di creare un diversivo e riutilizzarli. Mi rendo conto che il mio pubblico è sopratutto quello delle giovani musulmane italiane ma se qualcuno fosse interessato a qualche copertina meno "di nicchia" c'è scelta anche per voi :)


Ci sono otto proposte, tutte diverse.
La copertina verrà personalizzata con una di queste stampe e impreziosita da una cornice dorata realizzata con foglia d'oro. Sul retro del notebook è anche prevista una tasca nascosta con lo stesso pattern del retro del notebook, dove si possono nascondere lettere d'amore :)

 Mi rendo conto che la qualità "tipo"grafica non sarà la stessa dei notebook stampati da dei professionisti (nel prossimo post vi presenterò anche i quaderni nuovi) ma mi piace pensare che le cose possano essere riutilizzate in qualche modo...anche se mi ero ripromessa di non buttare via ancora altri soldi :)
Per oggi è tutto!! non vedo l'ora che arrivi la prima maglietta stampata. Quelle saranno bellissime, già lo so!! E spero che piacciano anche a voi come piacciono a me :)


08/03/17

Il lavoro del creativo fa schifo.


Quando dico alle persone cosa faccio nella vita la loro prima reazione è quella di stupore ed euforia: " AH, SEI UNA CREATIVA QUINDI. CHE BELLO!"
Si, sono una creativa, ma di bello non c'è proprio nulla.

Essere creativi ad oggi nella maggior parte delle aziende italiane è considerato un lavoro per bimbetti spensierati. Per mani intraprendenti e non per CERVELLI LUMINOSI e VISIONARI.

Sono fiera delle vostre lauree appese ai muri, per le foto con le vostre corone d'alloro, tutti belli rilassati. Siete bellissimi. Ma il mio diploma non vale meno delle vostre lauree fuori corso. Non siete migliori perchè avete studiato tomi e tomi perché vi assicuro che sul mondo del lavoro le vostre lauree OGGI, 2017, non servono ad un cazzo e forse col tempo una come me il vostro lavoro riesce anche ad impararlo.
Ho anche io un master sapete. In tourism management. Ho studiato lingue al liceo. Mi sento di dire di essere più acculturata di tanta gente che non è manco mai uscita dall'Italia o non ha mai visitato un pezzo di mondo. Però avete ragione. Non sono laureata.

La creatività se non ce l'avete nel sangue non la otterrete mai.
Potete anche farvi onore di tutti i titoli che volete ma non sarete MAI IN GRADO DI FARLO!
Eppure oh, vi sentite sempre un passo avanti a noi.

La vera differenza tra noi e voi è che nella vostra banalità  di cui vi vantate e nella quale vi crogiolate, vi sentite superiori e pensate di partorire grandi idee quando invece A NOI, viene solo il latte alle ginocchia, perché nella vita abbiamo deciso di evadere dalla banalità. 
Quella che voi continuate a farcela mangiare,masticare, ingoiare e ahimè, digerire.

Il mio lavoro "CREATIVO" consiste nel creare qualcosa sulle richieste di qualcun altro e la maggior parte delle volte il risultato è sgradevole ai miei occhi. 
Sgradevole perché di mio, di me, del mio talento, non c'è proprio nulla.
Però c'è tanta banalità, c'è tanto di giavvistoestravisto e tanto mal di stomaco.

Ora, chissà quanti di voi che fanno il mio stesso lavoro in campi diversi soffrono di questa mancanza di comprensione da parte dei colleghi.
Da parte del mondo in generale che non percepisce la frustrazione di chi è diventato solo ed esclusivamente una mano. 
Una mano. 
Una cazzo di mano che segue le indicazioni di chi, questo lavoro, non lo sa neanche fare.

Mi hanno sempre insegnato che il lavoro manuale ha un valore, che il lavoro creativo bisogna valorizzarlo, bisogna farsi pagare nel modo corretto, bisogna far si che il nostro lavoro venga considerato tale. 
Poi però ti chiedono un'illustrazione personalizzata dall'oggi al domani e quando gli dici: "BE, SAREBBERO 50€" ti guardano con riluttanza. "AH, NO BE PENSAVO.."

E cosa pensavi? Che il MIO tempo valga meno del tuo? 
Fammi capire..a cosa stavi pensando? Che le 12 ore che lavoro su photoshop per fare il tuo collage di merda con la tua vita priva di colori possa davvero VALERE MENO DI 50€? E vi assicuro che 50€ ragazzi miei, sono solo una carezza in faccia a voi e un calcio nel culo per me.

Il nostro è un lavoro. Nè più né meno di qualsiasi altro lavoro.
Non un gioco. Perchè noi non giochiamo con i colori, noi non ci divertiamo a disegnare quello che voi ci chiedete, non ci interessa nemmeno farlo.
Quando ci viene detto: "va bè, è un lavoro da 5 minuti" se permettete, questo lo decideremo noi, se è un lavoro da cinque o mille minuti.

Sta a noi dire quanto ci metteremo, sta a noi decidere se quella vostra idea è fattibile o no e soprattutto, sta a noi, ogni tanto, dare delle priorità.
Ma nelle aziende italiane (e mi viene da dire anche internazionali) delle nostre priorità non frega a nessuno, quindi, in fin dei conti, questo post è inutile.

Non riesco a fare a meno di sentirmi avvilita e molto demoralizzata. Non ho più voglia di lavorare, non ho più voglia di alzarmi al mattino. 
Il tempo vorrei investirlo nel sonno e nei miei sogni che sono sempre grandi e troppo impetuosi. Forse sognare è quasi una condanna per me perché tutto ciò che desidero lo voglio e cerco di ottenerlo.....e questo richiede tempo ed energie e le energie, ormai, le sto esaurendo.