Come spesso accade, è riapparsa la voglia di riprendere in mano libri letti, riletti e straletti.
Accade con il Piccolo Principe♥ (rigorosamente in francese), i libri di Dahl (come Le Streghe o La Fabbrica di cioccolato), Il Giardino Segreto, Alice Nel Paese Delle Meraviglie (che preferirei non citare per non cadere
nel banale visto l'arrivo del nuovo film di AmoreBurton sui grandi schermi) e con il primo amore Calvino.
Dopo anni ho riletto Marcovaldo e, questa volta, l'ho letto con occhi nuovi.
É bello cambiare opinione sulle cose apprese quando si era più piccoli,poter dare un parere diverso rispetto a quando si viveva nel magico mondo dell'adolescenza.
Anni fa Marcovaldo lo trovavo un uomo piuttosto irritante, riuscivo a fatica a capire il suo modo di agire,di interpretare gli eventi della vita, oggi lo trovo addirittura poetico.
Il suo modo di vedere e percepire le cose,i particolari p
iù minuziosi nascosti da una quotidianità banalizzata e frenetica.
Frammenti che poche persone riescono a percepire e quindi a capire.
Sono tutti aspetti che non posso sottovalutare considerando che io stessa vivo per le piccolezze.
Sentirmi felice se c'è una giornata di sole, annusare il
profumo di bucato appena fatto, bere il tè con la nonna, inventare storie su due calzini spariti nella lavatrice. . .
Non tutti ci riescono,almeno,credo...in caso contrario sono ben felice di condividere la mia follia con qualche altro umanoide
"e se vi sentite totalmente estranei da quello che potrebbe essere il mondo di Amélie,leggete questo libro"
"Quando qualcuno dice "questo lo so fare anch'io" in realtà dice "questo lo so rifare anch'io"..." (Bruno Munari)
RispondiEliminaCapitato per caso,Marcovaldo è uno dei miei libri preferiti,tanto che nel mio blog ho inserito stabilmente l'incipit di uno dei capitoli: "Quella mattina lo svegliò il silenzio" Nella sua semplicità l'ho sempre trovato l'incipit perfetto.
RispondiEliminaCiao