13/12/17

Miei cari amici....

Adesso basta. Non si guarda più indietro.


Sto definitivamente cercando di mettere ordine nella mia vita dopo un lunghissimo letargo.
Un letargo di quelli che ti addormentano l'anima e i sensi.
Un letargo durante il quale il mio alter ego, o chi per lui, ha fatto il suo dovere mentre io vivevo la mia vita da spettatrice. Una spettatrice oltretutto molto annoiata.

Quando qualsiasi cosa perde di significato o di sapore, la vita scorre ancora più velocemente e più il tempo passa, più quel tempo non potrà essere recuperato in nessun modo. 
Ciò che possiamo fare è fermarci, respirare, strizzare un pò gli occhi e cercare di capire che strada prendere perché in un modo o nell'altro un nuovo sentiero lo troviamo.

Di base credo sia fondamentale essere pronti nel cambiare atteggiamento perchè ci ho provato mille volte negli anni scorsi. 
Ci ho provato e riprovato ma alla fine sono giunta alla conclusione che se non hai testa, non puoi farcela. Un pò come fare la dieta o come smettere di fumare.
Troviamo mille scuse per non accettare il cambiamento ma hey, se non ce la fai nessuno ti incolpa. Forse è questo che noi stessi, per primi, non accettiamo.
L'idea di dire al nostro io: GUARDA CHE ADESSO NON CE LA FAI. DATTI TEMPO. 
Poi oh....arriva.

Tutto cambia nel momento in cui scatta quel qualcosa che il cervello percepisce come: "l'essere pronti" e no, non lo decidiamo noi. 
E' un processo lungo e molto doloroso che va affrontato. Chi non ha mai provato sensazioni simili forse non riuscirà nemmeno a capire il senso di questo discorso, ma sono certa che alcuni di voi si rispecchieranno nelle mie parole. Sempre che le leggiate :D

Come ho detto in uno degli ultimi post sono diventata parecchio sregolata, ma sento la necessità di fare un pò di ordine. 
Uscire da una relazione di anni non è mai semplice anche se sai essere la soluzione a tutti i tuoi problemi. 

Ho sempre detto di dover sbattere la testa. Ma io ho bisogno di picchiarla proprio forte perchè finché non lo faccio non sono contenta. Fallisco in tante cose ma non mi è mai mancata la forza di volontà. Spesso la applico e mi impegno laddove forse non c'è neanche da farlo ma almeno in questo arrivo fino alla fine.

Magari non sono la studentessa modello di arabo (una di quelle cose iniziate bene ma che per mille motivi sento di non poter più continuare), da buon artista quale sono tendo a stancarmi facilmente di molte cose però, PERO', so di avere due palle quadrate che in molti non hanno e mi irrita da morire sapere di essere diventata codarda e debole.

Ma la debolezza fa parte di noi. Siamo deboli in tante cose e non possiamo farcene una colpa.Possiamo incazzarci per essere rimasti a guardare in silenzio, mentre giorni, mesi, anni passavano davanti a noi senza che facessimo fondamentalmente nulla per cambiare ma anche li, ti incazzi e poi continui il tuo percorso. E' inutile stare a rivangare cose fatte, avvenute, comportamenti sbagliati...è andata. E' finito e più dai valore a qualcosa, più quel qualcosa ti si torcerà contro.
Devi solo impegnarti a cambiare e questo è già un buon primo passo. 
Sai che certe cose non fanno parte di te, non sono la tua personalità. 
Ok, si sbaglia. Basta. Si ricomincia. 
Forse si perdono amici, forse si perdono persone durante il cammino ma fa parte del processo della vita. Fa parte del gioco.

Da quando ho deciso di cambiare ho sentito la necessità di chiudere ponti con persone che per me sono diventate inutili. 
Amici di vecchissima data di cui - mi dispiace dirlo - non me ne faccio proprio un cazzo.
Io sono amica nel momento in cui sento di poterti dare qualcosa e sento di poter ricevere qualcosa. Che sia anche solo empatia, non parlo di regali o favori, parlo di sensibilità.
Nel momento in cui gli amici si fidanzano e perdono interesse nel resto del mondo allora capisci che è finita. 
Non hai più tempo a 30 anni di dare la terza possibilità alle persone e non sarò più li ad aspettarli. Già non merito di perdere tempo per me stessa, figuriamoci per gli altri. Chiunque essi siano.

Negli ultimi anni sento di essere stata una pessima fidanzata, una pessima amica, una pessima figlia, una pessima artista, una pessima lavoratrice (nonostante in tutto questo io sia riuscita a creare un'ideale che voglio portare avanti) ma bisogna toccare il fondo e fare proprio schifo prima di rialzarsi.

Oggi 13/12/2017 posso finalmente dire: CAZZO. SONO FUORI. VEDO LA LUCE.
Ci sarà un cammino impegnativo da fare, un percorso durante il quale dovrò cercare di riprendere fiducia in me stessa perché sono davvero la prima di cui non posso fidarmi.
Ma sono serena. Ho il cuore leggero, sento l'anima fresca e quasi pulita. Mi sento profumare di bucato ed è una bella cosa. Il bucato sa di buono :)

Anzi, nel momento in cui sento di sbagliare cerco di riprendermi subito...
Devo dire che si, il 2017 per quanto sia stato un anno davvero impegnativo è stato IL MIO ANNO. L'anno del risveglio.
Avrei voluto fosse il mio anno per cambiare lavoro ma è stato il mio anno per concludere un percorso lungo e difficile e adesso sono pronta a fare il salto in qualcosa di nuovo e non c'è momento migliore della fine del calendario per cominciare un nuovo capitolo :D
Potere del cristallo di luna, vieni a me!

10/11/17

Buoni propositi da rinviare

Questa Maxi camicia by Parduh è finalmente mia! 

Ci sono siti a voi sconosciuti di cui io mi nutro, soprattutto quando regalano immagini di hijabers o ragazze col turbante che mi colpiscono dritte nel cuore. Ad esempio questa maxi camicia di Parduh! Magari a voi questo outfit non dice nulla, ma a me ha colpito sin dalla prima volta che l'ho visto, ed erano almeno due anni che bramavo questo camicione eh!
Ho aspettato cosi tanto a comprarlo perché lo trovavo eccessivamente costoso (ora era in saldo) e non ho mai avuto troppo cuore di buttare via i soldi per un qualcosa di cosi frivolo.
Adesso sono in una fase per cui necessito di fare acquisti stupidi per sentirmi felice almeno 8 secondi. Otto secondi, fino a che non comincia il senso di colpa per aver sperperato altri sold nel NULLA. Mi sento sempre un pò triste nel perdere il controllo delle mie spese ma come dicevo nel post precedente, faccio fatica a stare sempre dietro a tutto e a mantenere un andamento rigido e composto. Alla fine adoro cambiare look, lo faccio praticamente ogni giorno quindi, sento sempre la necessità di rimpolpare il mio armadio di cose belle e versatili. Tanto a me sta bene tutto. AHAHHAHA.

Ma parliamo di cose serie. Comincia a venirmi un pò l'ansia in previsione del Natale. 
Non sono mai stata ansiosa per le feste ma l'anno scorso ho cominciato ad odiarle con tutte le mie forze. Spero che il 7 gennaio arrivi presto e che il 2018 porti qualcosa di bello.

06/11/17

La felicità di essere onesti con noi stessi

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Qualche tempo fa mi è stato detto che sono fatta al contrario. Nulla di più vero.

Fino ai 26 anni sono stata dotata di giudizio e buonsenso. Avevo ritmi umani, una dieta regolare e rigida. Andavo in palestra regolarmente. Avevo degli obiettivi. Avevo delle tempistiche da rispettare. Oggi, alla veneranda età di 30 anni sono:
  • Sregolata (nel mangiare e nel vivere in generale)
  • Disinibita (nel fare un sacco di cazzate che prima forse avrei evitato)
  • Contraddittoria (credo di cambiare idea almeno 5 volte al giorno)
  • Combattente nelle cause perse
Ma mi preferisco cosi. Sono meno pretenziosa e vivo più serenamente sotto certi aspetti.
Seguire continuamente canoni rigidi stava diventando troppo impegnativo e non ho più energie da buttare via in cose di cui, fondamentalmente, non me ne frega un cazzo.

Cerco di darmi delle mete da raggiungere, quello si, ma mi sono resa conto che per ora, per come sono fatta adesso, per come vivo la vita in questo momento, è meglio per me evitare di pianificare qualcosa. Non ne sono in grado. Non sono proprio in grado di mantenere la mia parola. Non tanto per mancanza di voglia, ma per mancanza di tanti aspetti che mi impediscono di essere coerente. Io per prima detesto essere incoerente, ma in questo momento storico del mio percorso non posso farci niente.

29/05/17

#UnSaccoDaRaccontare





Sabato a Bologna abbiamo presentato la campagna di sensibilizzazione organizzata da Fais Onlus e da un'idea di Alice Demontis #UnSaccoDaRaccontare
Avere a che fare con una stomia non è facile ma ce la si può fare. 
l link riportato con l'hashtag è di un articolo che LaRepubblica ha pubblicato qualche giorno fa mentre qui in alto troverete il video al quale ho partecipato con orgoglio e una nota di vergogna.


Mettersi davanti ad una telecamera e parlare mostrando le proprie cicatrici non è facile. Non è il contesto di una spiaggia o di una piscina dove facilmente ci si rilassa e si trovano persone con le stesse problematiche fisiche. La telecamera non perdona e nemmeno l'obbiettivo :D ahhaha
E' stata comunque un'esperienza importante che ho fatto con piacere soprattutto per dare testimonianza del mio passato e dei mille motivi che ci portano a cercare conforto da chi ha passato o sta passando il nostro stesso disagio.
Invito tutti quanti ad informarsi perché gli stomizzati sono in aumento e l'informazione sempre troppo poca. E' importante sapere che NON tocca solo la popolazione anziana, non tocca solo persone over 65 ma potrebbe toccare a tutti coloro che hanno malattie croniche intestinali come Rettocolite ulcerosa e morbo di crohn. Malattie subdole che implicano non pochi disagi. Sosteniamoci tutti quanti, il sostegno non costa niente e anche un pò di conoscenza in più non fa mai male. 
Per oggi non vi tedio più.....buon ascolto.


22/05/17

Rivelazioni.


Cos'è che sbaglio!? Dove sbaglio soprattutto?
E' un mondo che va al contrario. Mi pulsa la testa. Ho davvero troppe cose da dire.
Mi servirebbe in primis una vacanza. Lunga, lontana da tutti. 
Durante la quale spegnerei il telefono e mi annullerei per chiunque,nessuno escluso.
Mi riguarderei di avvisare amici e famiglia tramite un piccione viaggiatore e poi di nuovo silenzio.
Non vorrei neanche sentire le loro risposte, comincerebbero già a fare domande e io non avrei voglia di rispondere.
Quante volte avrete letto tra queste pagine che sono stanca, che sono stufa, che ho carenza di ispirazione? Si una marea, del resto questo blog è attivo dal 2008, tanta acqua è passata sotto i ponti.
Se non mi ritrovassi in qualcosa di diverso ogni volta (ogni giorno) la mia vita andrebbe liscia come l'olio. invece no. Ogni giorno scopro di voler fare qualcosa di diverso o di nuovo e questo è troppo complicato.
Ieri però, in un momento di sconforto mai avuto nella vita (ebbene si sto vedendo il fondo e questo significa che è quasi ora di risalire) ho preso una decisione importantissima.
Mi piace darmi delle scadenze che OVVIAMENTE rispetto con tempistiche un pochino variate rispetto a quelle che mi ero prefissata PERO' ci arrivo sempre.
Con la solita lentezza che mi contraddistingue.


"Se la montagna non viene a Maometto
allora Maometto va alla montagna

Ciò che più mi rende irrequieta è il fatto di non capire dove io sbagli.
Ho sempre pensato (o forse ho esagerato e mi sono sopravvalutata) di essere una persona creativa ma sempre incompresa, in qualche modo.
Non mi sono mai sentita apprezzata in pieno nonostante ci fossero sempre persone pronte a sostenermi e i 900 followers che conta la mia pagina Facebook ne sono un esempio (colgo l'occasione per ringraziarvi di cuore).
Ma qualcosa mi dice che sto sbagliando in qualcosa. Quando lo scoprirò ve lo dirò, nel frattempo vi lascio con una nuova illustrazione partorita qualche giorno fa. Si chiama: "Revelation". Buon lunedì a tutti.

29/03/17

Notebook personalizzabili. . . .per colpa di una distrazione

Buonciao a tutti! Settimana scorsa avevo fatto un ordine di 50 notebook.
Mi ero occupata della grafica della copertina, del retro, delle pagine interne....insomma, ci avevo messo anima e corpo...ma poi i quaderni sono arrivati tutti sbagliati.
Errore poi rimediato ma, che farsene di 50 notebook dalle pagine bianche e le copertine anonime? Be' ho pensato di creare un diversivo e riutilizzarli. Mi rendo conto che il mio pubblico è sopratutto quello delle giovani musulmane italiane ma se qualcuno fosse interessato a qualche copertina meno "di nicchia" c'è scelta anche per voi :)


Ci sono otto proposte, tutte diverse.
La copertina verrà personalizzata con una di queste stampe e impreziosita da una cornice dorata realizzata con foglia d'oro. Sul retro del notebook è anche prevista una tasca nascosta con lo stesso pattern del retro del notebook, dove si possono nascondere lettere d'amore :)

 Mi rendo conto che la qualità "tipo"grafica non sarà la stessa dei notebook stampati da dei professionisti (nel prossimo post vi presenterò anche i quaderni nuovi) ma mi piace pensare che le cose possano essere riutilizzate in qualche modo...anche se mi ero ripromessa di non buttare via ancora altri soldi :)
Per oggi è tutto!! non vedo l'ora che arrivi la prima maglietta stampata. Quelle saranno bellissime, già lo so!! E spero che piacciano anche a voi come piacciono a me :)


08/03/17

Il lavoro del creativo fa schifo.


Quando dico alle persone cosa faccio nella vita la loro prima reazione è quella di stupore ed euforia: " AH, SEI UNA CREATIVA QUINDI. CHE BELLO!"
Si, sono una creativa, ma di bello non c'è proprio nulla.

Essere creativi ad oggi nella maggior parte delle aziende italiane è considerato un lavoro per bimbetti spensierati. Per mani intraprendenti e non per CERVELLI LUMINOSI e VISIONARI.

Sono fiera delle vostre lauree appese ai muri, per le foto con le vostre corone d'alloro, tutti belli rilassati. Siete bellissimi. Ma il mio diploma non vale meno delle vostre lauree fuori corso. Non siete migliori perchè avete studiato tomi e tomi perché vi assicuro che sul mondo del lavoro le vostre lauree OGGI, 2017, non servono ad un cazzo e forse col tempo una come me il vostro lavoro riesce anche ad impararlo.
Ho anche io un master sapete. In tourism management. Ho studiato lingue al liceo. Mi sento di dire di essere più acculturata di tanta gente che non è manco mai uscita dall'Italia o non ha mai visitato un pezzo di mondo. Però avete ragione. Non sono laureata.

La creatività se non ce l'avete nel sangue non la otterrete mai.
Potete anche farvi onore di tutti i titoli che volete ma non sarete MAI IN GRADO DI FARLO!
Eppure oh, vi sentite sempre un passo avanti a noi.

La vera differenza tra noi e voi è che nella vostra banalità  di cui vi vantate e nella quale vi crogiolate, vi sentite superiori e pensate di partorire grandi idee quando invece A NOI, viene solo il latte alle ginocchia, perché nella vita abbiamo deciso di evadere dalla banalità. 
Quella che voi continuate a farcela mangiare,masticare, ingoiare e ahimè, digerire.

Il mio lavoro "CREATIVO" consiste nel creare qualcosa sulle richieste di qualcun altro e la maggior parte delle volte il risultato è sgradevole ai miei occhi. 
Sgradevole perché di mio, di me, del mio talento, non c'è proprio nulla.
Però c'è tanta banalità, c'è tanto di giavvistoestravisto e tanto mal di stomaco.

Ora, chissà quanti di voi che fanno il mio stesso lavoro in campi diversi soffrono di questa mancanza di comprensione da parte dei colleghi.
Da parte del mondo in generale che non percepisce la frustrazione di chi è diventato solo ed esclusivamente una mano. 
Una mano. 
Una cazzo di mano che segue le indicazioni di chi, questo lavoro, non lo sa neanche fare.

Mi hanno sempre insegnato che il lavoro manuale ha un valore, che il lavoro creativo bisogna valorizzarlo, bisogna farsi pagare nel modo corretto, bisogna far si che il nostro lavoro venga considerato tale. 
Poi però ti chiedono un'illustrazione personalizzata dall'oggi al domani e quando gli dici: "BE, SAREBBERO 50€" ti guardano con riluttanza. "AH, NO BE PENSAVO.."

E cosa pensavi? Che il MIO tempo valga meno del tuo? 
Fammi capire..a cosa stavi pensando? Che le 12 ore che lavoro su photoshop per fare il tuo collage di merda con la tua vita priva di colori possa davvero VALERE MENO DI 50€? E vi assicuro che 50€ ragazzi miei, sono solo una carezza in faccia a voi e un calcio nel culo per me.

Il nostro è un lavoro. Nè più né meno di qualsiasi altro lavoro.
Non un gioco. Perchè noi non giochiamo con i colori, noi non ci divertiamo a disegnare quello che voi ci chiedete, non ci interessa nemmeno farlo.
Quando ci viene detto: "va bè, è un lavoro da 5 minuti" se permettete, questo lo decideremo noi, se è un lavoro da cinque o mille minuti.

Sta a noi dire quanto ci metteremo, sta a noi decidere se quella vostra idea è fattibile o no e soprattutto, sta a noi, ogni tanto, dare delle priorità.
Ma nelle aziende italiane (e mi viene da dire anche internazionali) delle nostre priorità non frega a nessuno, quindi, in fin dei conti, questo post è inutile.

Non riesco a fare a meno di sentirmi avvilita e molto demoralizzata. Non ho più voglia di lavorare, non ho più voglia di alzarmi al mattino. 
Il tempo vorrei investirlo nel sonno e nei miei sogni che sono sempre grandi e troppo impetuosi. Forse sognare è quasi una condanna per me perché tutto ciò che desidero lo voglio e cerco di ottenerlo.....e questo richiede tempo ed energie e le energie, ormai, le sto esaurendo. 

01/02/17

Cultura Araba

Ebbene si! Di nuovo!
Ho ripreso la mia strada, quella che avevo intrapreso tempo fa ma che non ho proseguito. Volutamente. Fino ad oggi.

Ho ripescato dal calderone grafiche cominciate nel 2014.
E' difficile sapete stare al passo coi tempi, cercare di piacere a tutti, cercare di attirare la vostra attenzione. Specie per me, che non me ne è mai fregato niente del parere altrui.
Non mi interessa ciò che va di moda, ve lo dico sinceramente. Se cosi fosse avrei proseguito nel fare illustrazioni uguali a quelle che vendono, spaccano e piacciono al pubblico.





Avrei proseguito con gioielli più "banali", avrei proseguito con le cose che piacciono ma non ci riesco.

Oggi però ho una consapevolezza diversa rispetto a quando ho cominciato, rispetto a quando, nel gennaio del 2014, pubblicai il primo articolo di #TheHijabProject.

Negli ultimi due anni ho avuto modo di parlare, scoprire, confrontarmi, capire, toccare con mano, vivere e decifrare cose che prima avevo solo visto superficialmente. Oggi voglio cominciare a fare la mia propaganda AgainstThePhobia. Perché?

Perché mi interessa. Ci deve essere necessariamente un motivo per cui spingere un proprio interesse affinché la gente lo scopra?
Ad oggi l'Islam è un argomento delicato, quasi intoccabile. La gente ha il proprio parere, la gente pensa che siano tutti terroristi, la gente dice, sparla, ci butta chili di letame sopra e poi se ne lava le mani, come se non fosse un nostro problema. Ebbene gente il problema è nostro, il problema è vivo e palpabile con mano ogni giorno. Affrontare argomenti scomodi è sempre stato il mio hobby preferito, devo forse ricordare quando pubblicavo le foto in costume con il sacchetto della stomia in bella vista!? O quando ho cominciato a indossare il turbante e a confondere le persone sul fatto che mi fossi o non mi fossi convertita. Mi sono convertita? Qualcuno di voi lo sa?! Solo (D)io può sapere quello che sto facendo e mi piace l'idea che le persone se lo chiedano in continuazione.....
Un po' come se fosse una preoccupazione, come se cambiasse realmente qualcosa dall'esserlo o non esserlo.
Tornando all'argomento che volevo toccare questa sera con questo primo post dell'anno.

Sto creando una linea di grafiche molto stilizzate, molto dirette ma dal segno leggero con un tema comune: la cultura araba.
Tutte le illustrazioni contengono un mix di parole arabe e inglesi e NESSUNA di queste vuole essere legata a fattori politici o religiosi.
Against the Phobia nasce principalmente per abbattere certi muri e per sostenere quello che la cultura araba può offrire con delle immagini iconiche.
Tajine, lanterne marocchine, teiere e ragazze con il hijab.
Bè, si, lo sapete che ho un debole per il hijab, sicuramente è il pezzo "forte" della collezione ma non vuole essere una provocazione in senso religioso, è più una provocazione in senso: siamo liberi di fare un pò ciò che ci pare.

"Il mio hijab è più figo della tua faccia" è di per sé piuttosto diretto :D
Ma potrei dirlo anche del mio turbante....insomma, avete colto il significato, ve l'ho spiegato...mi sembra tutto chiaro!
E ora resto in attesa di un vostro riscontro. 
Questa volta devo portare avanti la mia idea e lo farò fino alla fine!
E quindi vi lascio il link alla nuova pagina Facebook che sto seguendo #AgainstThePhobia con tutte le nuove grafiche che presto, Inchallah, diventeranno prodotti <3

04/01/17

Lasciate i buoni propositi nel cassetto e liberate i sogni.

Un tempo amavo fare buoni propositi ma quest'anno ho deciso di lasciarli nel cassetto tanto, nei miei cassetti, di sogni non ce ne sono.
Non perché io non sia una sognatrice anzi, tutt'altro, ma perché i sogni non sono fatti per stare nei cassetti.
Sono fatti per darci una speranza, credere in un futuro migliore. Sono fatti per permettere a noi essere umani di progettare e poi realizzare.
Ecco la parola chiave del mio 2017. Realizzazione.

Per giorni ho commesso errori, per mesi li ho portati avanti e i mesi sono diventati anni.
Per anni ho lasciato che le cose "andassero" come dovevano andare.
Ma senza dare una direzione alla nostra vita nulla cambia, niente si risolve.
Sta a noi dare una direzione alle nostre aspettative e per quel che mi riguarda, nulla è impossibile.
Ho vissuto da ameba per lungo tempo pensando mi andasse bene.
Ho sofferto di apatia e di mancanza di aspettativa. L'aspettativa alimenta un pò la speranza, la speranza alimenta i nostri sogni e senza sogni non abbiamo nulla.
Non so voi ma io vivo di sogni.
Sarà che noi bilance siamo cosi.
Siamo sognatori alla continua ricerca di equilibrio e  serenità interiore. 
E io più che mai cerco questo.

Cerco di fare un passo avanti, di allontanarmi dalla mediocrità della quale mi sono circondata e non parlo degli amici, delle persone care, ma della situazione che vivo.
Sentirsi bene con gli altri, amare e dare affetto non significa necessariamente che dentro di noi le cose vadano esattamente come vorremmo e non essere soddisfatti della propria vita non significa necessariamente non amare o non accontentarsi di chi abbiamo vicino.
Ci sono persone che hanno bisogno di prendere il volo, di liberarsi nell'aria e avere la continua certezza di essere persone libere.
La libertà è un concetto che non tutti riescono a capire. Molti di noi la vivono come solitudine e per molti altri la libertà è un macigno pesante incomprensibile da portare avanti da soli.
Ci sono persone che non sanno stare sole, che non comprendono il vero significato di libertà. Essere e sentirsi liberi a parer mio è anche una grande responsabilità.

Come ho già scritto in mille post precedenti, per anni ho fatto a pugni con me stessa.
Per anni cuore e cervello hanno lottato e alla fine mi sono portata avanti una lotta interiore senza risolvere nulla. Ma quest'anno esigo cambiare.

Quest'anno vorrei che tutte quelle ore passate a passeggiare ascoltando musica e fingendo di essere altrove, diventino realtà.
Voglio poter dire alla fine di questi dodici mesi: BENE, CE L'HO FATTA! o per lo meno fare in modo di essere li li per dirlo. Perché la realizzazione di qualcosa avviene nel momento stesso in cui ci muoviamo per far si che diventi realtà.

Quindi si, vi dedico questa illustrazione datata dicembre 2009.
Ai tempi il mio cuore aveva appena ricominciato a battere per qualcuno e il solo amore che provavo mi riempiva il petto di gioia.
Ma i tempi sono cambiati e il mio cuore, oggi, per battere ancora ha bisogno di una bella scossa....

In bocca al lupo Sabrina. Questo 2017 vorrei fosse il tuo anno di svolta.
Finalmente.